Il dibattito sulle Unioni civili in Italia: dalla legge Cirinnà alle fiere wedding "same sex"
La legge inserisce nel diritto di famiglia un nuovo istituto specifico per le coppie omosessuali, chiamandolo unione civile, diverso dal matrimonio regolato dall’articolo 29 della costituzione, ma che si può equiparare a questo per diritti e doveri previsti. Per stipulare un’unione civile, le due persone devono essere maggiorenni e recarsi con due testimoni da un ufficiale di stato civile che ne provvede alla registrazione.
Lo scorso 28 gennaio, in parlamento, è finalmente cominciata la discussione sul disegno di legge che introduce proprio le unioni civili tra persone dello stesso sesso in Italia; vediamo cosa prevede tale legge e quali sono, ad oggi, i punti più dibattuti.
l disegno di legge (ddl) Cirinnà è una proposta che per la prima volta in Italia riconosce diritti e doveri delle coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente e delle coppie eterosessuali e omosessuali che non vogliono sposarsi, ma solo registrare la loro convivenza. La prima firmataria è stata la senatrice del Partito democratico Monica Cirinnà, da cui il ddl prende il nome.
A seguito di un lungo dibattito in commissione, il testo è giunto in aula al senato lo scorso 28 gennaio, accompagnato da seimila emendamenti. Il Partito democratico, che ha proposto la legge, è diviso così come altri gruppi parlamentari. Matteo Renzi, premier e segretario del Pd, ha lasciato libertà ai senatori, dando loro la possibilità di scegliere come votare a ogni articolo ed emendamento in modalità segreta.
Tale disegno di legge è diviso in due capi e suddiviso in 23 articoli. Il primo capo inserisce nell’ordinamento giuridico italiano l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso come “specifica formazione sociale”, secondo quanto previsto dall’articolo 2 della costituzione italiana. Il secondo capo, invece, disciplina la convivenza di fatto, tra una donna e un uomo o tra due persone dello stesso sesso.
Ad oggi, il dibattito sulle unioni civili è ancora aperto e si attende con fermore il decreto finale.
Intanto sono tante le lettere e le petizioni firmate, non solo da persone comuni, ma anche da oltre 400 esponenti del mondo dell’arte, della cultura, del cinema e della musica.
Per non parlare dei numerosi flash-mob organizzati nelle piazze più importanti d’Italia., mettendo tutti in campo a favore della legge Cirinnà.
“Abbiamo oggi l’occasione di fare la Storia” esclama lo scrittore Sebastiano Mauri “chiediamo pertanto la celere approvazione della legge Cirinnà nella sua completezza, permettendo all’Italia di unirsi al resto d’Europa e di sempre più Paesi del mondo nel riconoscimento di diritti fondamentali a tutti i suoi cittadini”.
Qualcosa, peró, ormai da tempo si è mosso, proprio perchè le coppie omosessuali non vogliono stare lì con le mani in mano, a guardare e aspettare mentre qualcun altro decida del loro amore. Questo anche grazie alla fiera Gay Bride Expo – Il primo Salone in Italia dedicato
ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, che giunge quest’anno alla sua seconda edizione, forte del clamoroso successo mediatico della prima edizione. Ed è proprio nell’annunciare la seconda edizione, che Gay Bride Expo auspica affinchè la legge sulle unioni civili venga approvata poiché è tutta la società civile a chiederlo. La manifestazione quest’anno durerà tre giorni per dare ancora più spazio agli eventi e ai dibattiti e si terrà presso Bologna Fiere, il 14, 15, 16 ottobre 2016 nell’ambito di Bologna Sì Sposa 2016, rassegna di prodotti e servizi per la cerimonia nazionale e di Buy Wedding in Italy, salone dedicato ai matrimoni dall’estero in Italia, settore in grande crescita che vede coinvolto anche il mondo gay in quanto moltissime coppie straniere omosessuali scelgono sempre di più l’Italia come meta del proprio matrimonio.
Così mentre la politica si muove a piccoli passi, le aziende corrono, si organizzano e pianificano un business sempre più in crescita, fatto di viaggi, catering, bomboniere e ovviamente abiti, proprio per rispondere alle esigenze delle coppie gay che vogliono, e hanno tutto il diritto, di convolare a nozze!
Sembra proprio che il cambiamento sia nell’aria, ad un passo dal realizzarsi e dal realizzare il sogno di milioni di coppie, le stesse che da anni gridano ad alta voce i diritti del loro amore per arrivare finalmente a pronunciare il “si” più importante della loro vita!
Anche la Maison Archetipo è a favore delle unioni civili, e con le sue collezioni Cleofe Finati veste da sempre in tutto il mondo anche coppie gay che convolano a nozze.