Impatto della crisi da Corona Virus sulla filiera del “wedding” in Friuli Venezia Giulia
Friuli Venezia Giulia (FVG), in base agli ultimi dati disponibili, nel 2018 sono stati celebrati 3.366 matrimoni di cui uno su tre (1.126) con rito religioso e due su tre (2.240) civili. Il fenomeno dei matrimoni è in forte calo negli ultimi decenni: nel 2004 nella nostra regione le cerimonie nuziali erano state 4.468; in una quindicina di anni si è perso un matrimonio su quattro (-24,7%). Oltre al trend negativo di lungo periodo, il settore che ruota attorno alle cerimonie nuziali, cosiddetto del “wedding”, nel 2020 ha dovuto
fare i conti con un calo di matrimoni prossimo al 90%, a causa dei numerosissimi rinvii delle cerimonie a tempi migliori. Si aggiunga inoltre che i festeggiamenti sono stati sicuramente meno sfarzosi degli anni scorsi, anche per i vincoli imposti dalla legge sul numero degli invitati e le altre limitazioni legate al distanziamento. Per i motivi indicati, nel 2020 il fatturato delle imprese legate alle cerimonie nuziali risulterà quasi azzerato in Friuli Venezia Giulia, come nel resto d’Italia.
La filiera del wedding comprende le sartorie per gli abiti da sposa e da cerimonia – a cui si aggiungono le altre imprese della moda per gli abiti di testimoni, parenti ed invitati –, i calzaturifici artigianali, i fioristi, i fotografi, i videomaker, le tipografie, il catering e la ristorazione (comprese le brigate di chef e camerieri), le pasticcerie per le torte nuziali ed i confetti, i parrucchieri, le estetiste, le gioiellerie per le fedi nuziali, la produzione di bomboniere, i service, gli allestimenti, le agenzie di eventi, i wedding
planner, i noleggi di auto d’epoca e di lusso, le agenzie di viaggi, gli affitti di dimore e sale ricevimenti, ristoranti, pub, discoteche, musicisti, agenzie di spettacoli e molto altro.
In questo lavoro l’attenzione viene focalizzata sui mestieri artigiani che potenzialmente possono operare nella filiera del wedding- rientranti nei comparti della moda, comunicazione, artistico, benessere e alimentazione – in cui le imprese artigiane attive in Friuli Venezia Giulia a fine settembre
del 2020 sono 3.814 con 8.263 addetti.
Se l’emergenza sanitaria non si concluderà entro la metà del 2021, il 13% di queste imprese artigiane della filiera del wedding sono a rischio chiusura, con punte del 25%, ovvero un’impresa su quattro, per i comparti della moda e dell’artistico. Lo dicono i dati della XXIX Indagine sulla Congiuntura
dell’Artigianato in provincia di Udine, effettuata a luglio-agosto 2020.
Dettagli territoriali sulle 3.814 imprese artigiane del wedding: in provincia di Udine le aziende potenzialmente danneggiate sono 1.799 (con 3.803 addetti), a Pordenone 1.034 (2.228 addetti), a Trieste e Gorizia rispettivamente 601 (1.421 addetti) e 380 (811 addetti).
Situazione settoriale: preoccupano in particolare le imprese dei mestieri legati a doppio filo con le cerimonie nuziali ed in particolare il comparto della moda (abiti e calzature su misura con 234 imprese artigiane e 333 addetti), i fotografi (244 imprese, 378 addetti), i tipografi (201 imprese e 589 addetti) e la confezione di bomboniere e composizioni floreali (64 imprese con 101 addetti).
Report 29-2020
Ufficio Studi Confartigianato-Imprese Udine, via del Pozzo 8, 33100 Udine
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